Fenomenologia dei media

A.A. 2022/2023

Docente: Gian Luca Beccari

Programma didattico

Codice Classroom: a4dqit2

Fra i temi centrali del corso troviamo il rapporto fra la tecnologia e umanistica, espressione artistica e cultura contemporanea. Si discuterà dell’impatto delle nuove tecnologie sulla società, di comunicazione creativa, dell'enorme cambiamento sociale che sta avvenendo in tempi rapidissimi e dei profondi solchi che sta lasciando fra le generazioni. Una logica di indagine multidisciplinare per un approccio pluralista di interpretazione del mondo sociale, l'analisi scientifica di un insieme di testi, immagini, audio, video, prodotti da una conversazione sia reale che digitale. Tale ricerca è da ritenersi utile alla comprensione della contemporaneità, con notevoli applicazioni sia pedagogiche che didattiche.
Dopo una serie di brevi riflessioni di natura strettamente storica sulla comunicazione, si cercherà di introdurre il concetto di identità plasmata dal linguaggio di una comunicazione sempre più invasiva. Si prendono in considerazione quindi gli aspetti negativi di quello che P. Levy definisce “il diluvio dell'informazione” nell'epoca in cui stiamo vivendo, per poi focalizzarsi soprattuto sulle potenzialità positive della rete e della comunicazione massa. Qual'è la relazione fra schermo e utente, quali sono i canoni estetici dell'immagine in movimento nelle diverse epoche storiche, quali elementi estetici vengono aggiunti con la narrazione attraverso l'instant sharing. Quali sono i diversi strumenti della comunicazione multimediale ed in che modo agiscono sul nostro sistema emozionale, che ruolo giocano l'arte e la creatività in tutto questo?
A causa della pressione delle implementazioni tecnologiche a cui è sottoposto, il sistema comunicazione risulta oggi altamente complesso in tutti i suoi livelli, questo è vero per la comunicazione di massa, personale o di gruppo. In questa epoca i sistemi di trasmissione, i media a cui affidiamo il pensiero sono: scrittura, voce, gesti, file audio, immagini, emoticons, video, suoni, azioni, simboli. È evidente che gli strumenti digitali hanno sovvertito le precedenti gerarchie all'interno della comunicazione, di certo però, attualmente, il maggiore impatto sulla società è costituito da tre fattori: la potenza di calcolo, l'intelligenza artificiale ed i big data; attraverso questi strumenti associati alla conoscenza linguistica, si possono riprogrammare intere società e culture.
Da dove nasce il rapporto comunicazione/controllo è storia molto antica, re e imperatori hanno fatto a gara per mostrare le loro magnificenti costruzioni architettoniche, statue, racconti dipinti delle loro gesta, simboli, ma anche narrazioni di scrittori e poeti delle loro qualità divine. Si giunge poi, passando dalla storia dell'immagine fotografica, alla attuale information and communication technology dove la narrazione non risulta mai solo univoca o bidirezionale, essa viene in parte rilanciata anche dai soggetti destinatari e/o da soggetti terzi i quali si trasformano anch'essi in emittenti, dando vita ad una produzione di contenuto partecipativa ed a una continua riscrittura dei simboli. La semiotica dell'arte, può essere una efficacie chiave di accesso alla decodificazione del metalinguaggio espresso nei vari canali di comunicazione. L'intero processo si conclude associando le informazioni prodotte dai big data, da cui si possono estrapolare le informazioni relative alle tendenze socio-culturali di una particolare parte della popolazione o, addirittura, di una intera nazione.

L'insieme delle tracce digitali costruiscono una narrazione, dove il tempo risulta essere parte del sistema dei significanti, mentre il pubblico che assiste, può divenire anch'esso attivo ed intervenire nelle processo narrativo, il complesso delle sedi in cui tutto questo avviene, è da considerarsi l'environment della comunicazione contemporanea.

Bibliografia

Bibliografia:
Riflessioni del Sé. Esistenza, identità e social network (Lorenzo Denicolai) dispensa
“Quaderni di teoria sociale – La svolta apocalittica (Gabriele Balbi) dispensa
“Telepresenze e Bioarte” - Interconnessioni in rete fra umani, conigli e robot. (Eduardo Kac)
“Personaggi seriali e mondi transmediali. I pulp, Tarzan e le origini del Transmedia Storytelling” (P. Bertetti) dispensa
L'immagine in movimento (dispensa multimediale)