I corsi di studio per il conseguimento del Diploma accademico a ciclo unico della Scuola di Restauro hanno l’obiettivo di formare restauratori di beni culturali secondo profili specifici come da normativa.
I diplomati nei corsi di diploma della Scuola devono conseguire una formazione specialistica, attraverso l’acquisizione di una cultura che si fondi sulla conoscenza approfondita delle tecniche e delle metodologie del restauro, basata sullo studio di:
a) discipline scientifiche di base applicate al restauro come chimica, fisica, biologia, geologia;
b) approfondimento delle tecniche del disegno e di ricostruzione grafica finalizzate alla documentazione secondo le norme vigenti;
c) discipline teoriche e storico-artistiche, della storia delle tecniche nonché delle metodologie di documentazione;
d) tecniche esecutive, materiali artistici, procedimenti e tecnologie;
e) metodologia di indagine diagnostica;
f) discipline giuridiche inerenti la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, legislazione per la sicurezza
g) fondamenti di economia, management e gestione delle imprese;
h) tecnologie informatiche e multimediali applicate alla tutela e al restauro;
i) moderne metodologie di manutenzione e restauro;
j) storia e teoria del restauro;
k) informatica e lingua inglese, quali conoscenze di base;
L’obiettivo della Scuola di Restauro qua progettata è quello di formare figure professionali capaci di inserirsi con competenza, capacità operativa ed imprenditoriale nel mercato del lavoro connesso alla tutela, alla manutenzione ed al restauro dei beni culturali.
Il profilo professionale sarà quello di uno specialista che esegua attività nella gestione tecnica, ovvero che diriga e coordini le attività di tutela, ricerca, conservazione, restauro e valorizzazione dei beni culturali.
I diplomati della Scuola, che in base al D.M. 26 maggio 2009, n. 87 ottengono la qualifica di “Restauratore di Beni Culturali”, svolgeranno attività professionali in diversi ambiti nei campi della conservazione, della manutenzione delle opere d’arte e del loro restauro, in contesti pubblici e privati ed in ogni altro settore in cui si renda necessario l’intervento della specifica figura professionale, quali sovrintendenze, musei, biblioteche, archivi, aziende e organizzazioni professionali operanti nel settore del restauro e della tutela.
Essi potranno, pertanto, assolvere incarichi operativi, di progettazione e di realizzazione dei restauri, nonché di direzione dei lavori.
I diplomati potranno, inoltre, accedere a master, specializzazioni e dottorati e lavorare nel campo della ricerca.
Potranno, infine, insegnare le discipline del restauro nelle Scuole di Alta formazione, nelle Accademie e nelle Università.
1) prova scritta di cultura generale (Test a risposta multipla)
2) prova attitudinale di disegno (comune per tutti i PFP)
3) Prova attitudinale PFP1 (reintegrazione pittorica delle lacune di un dipinto murale)
4) Colloquio finale
L'esame finale dei corsi di diploma è articolato in due prove, una di carattere applicativo, consistente in un intervento pratico – laboratoriale che dimostri le competenze professionali di esecuzione acquisite nel corso e necessarie per la professione, una di carattere teorico - metodologico, consistente nella discussione di un elaborato scritto riguardante un progetto conservativo scelto e proposto dal diplomando che dimostri padronanza teorica e capacità costruttiva dei livelli di intervento e di progettazione complessiva. Qualora la prima prova non venga superata, il candidato potrà ripetere l'esame nella sessione successiva.